La sicurezza degli spazi aperti, come l’ingresso di casa, il cortile, il vialetto, il parcheggio, necessita di strumenti progettati per resistere a pioggia, polvere e sbalzi di temperatura, senza sacrificare, comunque, la qualità dell’immagine e l’affidabilità.
Chi sta valutando l’acquisto di telecamere di videosorveglianza per esterno si trova davanti a molte possibilità. Per evitare acquisti poco efficaci, è importante mettere in ordine le priorità e poi scegliere il dispositivo che meglio si adatta al contesto reale.
Risoluzione, sensore e campo visivo
La nitidezza dell’immagine nasce dall’equilibrio tra sensore, ottica e compressione. Alcune risoluzioni, come 1080p, 2K o 4K, hanno senso soltanto se abbinate a un sensore con buona resa in scarsa luce e a un obiettivo adeguato. Un valore spesso trascurato è quello del campo visivo. Un valore molto ampio abbraccia una maggiore area, ma riduce i dettagli a distanza. Al contrario, un valore più stretto privilegia il riconoscimento a medio raggio.
Per ingressi e portoni, un’inquadratura ampia aiuta a coprire l’area in prossimità dell’accesso. Per un vialetto lungo, un valore del campo visivo intermedio consente di leggere meglio i particolari. Quando è utile identificare un volto, meglio privilegiare definizione reale e ottica coerente, invece di andare alla ricerca di numeri elevati privi di riscontro pratico.
Visione notturna: infrarossi o colori
La sorveglianza esterna viene utilizzata molto di notte. Le telecamere con infrarossi, quindi, restituiscono immagini monocromatiche pulite. Alcuni modelli offrono modalità “a colori” notturna, ottenuta grazie a sensori più sensibili e a sorgenti luminose integrate: utile per distinguere abiti e dettagli cromatici a breve distanza.
Rilevazione intelligente
Il semplice “motion detection” basato su variazioni di pixel potrebbe generare notifiche quando, ad esempio, si muovono le foglie di un albero. Per l’esterno, quindi, è utile orientarsi su algoritmi capaci di distinguere persone, veicoli e animali domestici, in modo da ricevere avvisi specifici e registrazioni più utili.
Alimentazione: rete, batteria, solare
Le telecamere a batteria rendono più semplice l’installazione e si adattano a punti difficili da cablare. In questi casi va tenuto conto di una gestione accurata, con la rimozione periodica per la ricarica o un pannello solare ben esposto.
Prima di fissare il dispositivo, è bene verificare l’intervallo di temperatura operativa dichiarato dal produttore e prevedere una posizione riparata da pioggia diretta e calore prolungato.

