Chi desidera proteggere ciò che conta, spesso deve fare i conti con abitazioni o locali in cui far passare un cavo di rete o di alimentazione risulta difficile, se non impossibile. In questa situazione, la telecamera a batteria ha guadagnato terreno: dispositivi compatti, privi di fili e pronti a sorvegliare cortili, ingressi o interni.
Grazie all’alimentazione autonoma, queste soluzioni slegano l’installazione dalla presenza di prese elettriche, permettono un montaggio rapido e offrono funzioni smart che fino a pochi anni fa richiedevano apparati professionali. Ecco quali sono alcuni parametri da considerare in fase di acquisto.
Libertà di installazione in ogni contesto
Con una telecamera tradizionale la posizione di una presa di corrente influenza in modo pesante la collocazione dell’obiettivo. L’alimentazione a batteria elimina questo limite e consente di scegliere il punto migliore in base all’angolo di ripresa, alla copertura Wi-Fi e alla visibilità dell’area da monitorare.
Un esempio pratico è costituito dal vialetto d’ingresso: spesso lontano dall’edificio principale, raramente dotato di elettricità. Fissando la staffa su un palo della recinzione, la videocamera comincia a registrare in pochi minuti, senza scavi o canaline.
Efficienza energetica e autonomia prolungata
Chi non ha familiarità con questo tipo di dispositivi teme che la batteria si esaurisca rapidamente. La realtà è diversa. I produttori hanno ottimizzato consumi e gestione energetica attraverso sensori a basso assorbimento. Si ha così un’autonomia che spazia da due a sei mesi con una singola carica.
Diversi modelli affiancano alla batteria un piccolo pannello solare: una ricarica costante, sufficiente a mantenere il livello di energia vicino al 100% nelle giornate soleggiate.
I criteri di scelta: risoluzione, campo visivo e resistenza
Prima di procedere all’acquisto, bisognerebbe valutare alcune caratteristiche. Il numero di megapixel del sensore ha degli effetti sulla nitidezza dell’immagine. L’apertura focale determina la quantità di luce raccolta: una lente F/1,6, per esempio, produce riprese chiare anche al tramonto.
Il campo visivo, espresso in gradi, stabilisce quanta porzione di scena verrà coperta; bisogna scegliere un’angolazione intorno ai 120-140 gradi per ambienti esterni e valori inferiori per corridoi stretti.
Infine, la resistenza ad acqua e polvere, identificata dal codice IP, diventa indispensabile su terrazzi o verande. Una protezione IP65 riesce a sopportare pioggia e schizzi di acqua, mentre un valore IP67 resiste anche ad effetti di acqua maggiori.

