Face detection e privacy: il rapporto con i dati sensibili

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Le tecnologie di face detection possono rappresentare un problema per la privacy? È un tema molto di attualità, quello del riconoscimento facciale, che è stato affrontato anche dal Consiglio d’Europa. Quest’ultimo ha messo a punto delle linee guida molto specifiche che vogliono disciplinare l’impiego della face detection. Ci sono alcune regole che sono indirizzate esplicitamente alle società private e altre che invece riguardano più le aziende e le Pubbliche Amministrazioni. Ma cerchiamo di vedere nello specifico quali sono le indicazioni dell’Unione Europea.

Che cosa dice l’Unione Europea sul face detection

Di fronte a quelli che possono essere considerati dei veri e propri pericoli, il Consiglio d’Europa ha invitato tutti gli Stati membri ad adottare delle normative specifiche che possano regolare il fenomeno del riconoscimento facciale.

A questo proposito appare molto significativo ciò che ha stabilito l’articolo 9 del GDPR, che vieta assolutamente l’utilizzo dei dati biometrici, a parte alcune eccezioni che sono contemplate in maniera particolare.

Il GDPR prevede anche che nei casi consentiti dalla legge deve essere rilasciato un espresso consenso del titolare dei dati sensibili. Per esempio le normative vertono nella direzione di impedire l’utilizzo del riconoscimento delle emozioni.

Le indicazioni per le società private

Il Consiglio d’Europa ha dato delle indicazioni molto precise alle società private che si occupano di realizzare i software per il face detection. L’Europa ha chiesto di prestare molta attenzione soprattutto all’attendibilità degli algoritmi che vengono utilizzati.

L’obiettivo principale è quello di evitare di mettere in atto pregiudizi o degli aspetti che potrebbero rivelarsi discriminatori.

Le indicazioni per le Pubbliche Amministrazioni e per le aziende

Le Pubbliche Amministrazioni e le aziende che intendono utilizzare sistemi di riconoscimento facciale o di face detection sono esortate dall’Unione Europea ad usare tecniche idonee per garantire la protezione dei dati sensibili.

In particolare le imprese dovrebbero strutturare dei piani che vadano a valutare l’impatto che il face detection può determinare.

Le aziende e le Pubbliche Amministrazioni, inoltre, devono consentire alle persone di esercitare i diritti che sono di loro competenza, anche quando si tratta dell’accesso, della rettifica e della cancellazione dei dati raccolti.

Il riconoscimento facciale viene considerato una grande opportunità, ma secondo l’Unione Europea deve essere sottoposto a delle normative molto stringenti.


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