Finte telecamere di videosorveglianza: costi e funzionamento

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Dotarsi di un impianto di videosorveglianza, volto alla protezione di una casa ma anche di ambienti di lavoro privati o pubblici, è al giorno d’oggi la scelta più saggia. Questo tipo di sistema si installa in maniera facile e rapida in base alle specifiche necessità di sicurezza del proprietario. Il progresso inarrestabile delle tecnologie, nel corso degli ultimi anni, ha creato le basi per una diffusione esponenziale dei sistemi d’allarme presenti sul mercato dei prodotti per la sicurezza: tali impianti, infatti, stanno facendo passi da gigante sia per quanto riguarda qualità dei dispositivi che in termini di funzioni e di accessibilità economica. Sono numerosi, infatti, i cittadini che decidono di proteggere e salvaguardare la propria casa, o ancora un negozio, una fabbrica, un hotel, un ufficio, una attività o un locale commerciale tramite l’installazione di sistemi di videosorveglianza.

Detto ciò, è pur vero che in questo panorama c’è chi comunque non riesce a disporre di un budget adeguato per acquistare un impianto di antifurto: in questo caso si può pensare ad una soluzione alternativa, ovvero l’acquisto di finte telecamere per la videosorveglianza. Sapete già come funzionano e qual è il loro costo? Vediamo insieme il tutto nel dettaglio: questi apparecchi rappresentano delle perfette riproduzioni, imitazioni di vere e proprie telecamere di videosorveglianza. Sia la scocca che la forma e i materiali sono gli stessi, perché solo così si possono ingannare i ladri; le finte telecamere sono senza dubbio un valido deterrente, che solitamente funziona per far desistere i malviventi più sprovveduti, ovviamente non quelli che possiedono un certo intuito ed esperienza. Questi dispositivi si possono acquistare anche online, ed i costi risultano davvero accessibili (si va dai 10 ai 60 euro).

La differenza di prezzo la fanno alcuni fattori: le finte telecamere più economiche imitano solo la scocca, sono dotate di filo esterno e a volte hanno un led che si illumina regolarmente ogni 5 minuti. Le più costose, invece, possiedono un sensore di movimento che si avvia nel momento in cui un individuo o un oggetto si muove. In tal caso, per via del motore interno, riescono a muoversi dando l’idea al ladro di trovarsi realmente di fronte ad un impianto di videosorveglianza. Diversi modelli possiedono anche la funzione denominata “tracking mode”: in questo caso la telecamera è dotata di uno zoom che va avanti e indietro, fingendo di mettere a fuoco la persona identificata. Inoltre, la scocca esterna è waterproof, dunque resistente agli agenti atmosferici come pioggia, nebbia, grandine e vento. Interessante anche il tempo di durata delle batterie, in quanto si possono utilizzare quelle ricaricabili con il massimo amperaggio.

In conclusione, è importante sottolineare a chi fosse interessato a questo tipo di prodotto, che dotarsi di finte telecamere per la videosorveglianza può dunque essere un primo passo per tenere lontani i malfattori dalla vostra proprietà, ma è ovvio che non bisogna puntare solo su questo aspetto: è vero che al buio questi apparecchi potrebbero gabbare anche i ladri più esperti, ma di giorno le differenze con una vera telecamera si potrebbero percepire.


2 persone hanno risposto al messaggio “Finte telecamere di videosorveglianza: costi e funzionamento

  1. simone

    Calcola che da quel che so le finte camere non costano pochissimo, anche perché le più econimiche le riconoscerebbe anmche un bambino… io sono del parere che meglio poche ma buone e vere!

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