Fototrappola: come scegliere quella giusta

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Da un po’ di anni a questa parte si sta diffondendo sempre di più l’uso di un particolare apparecchio per le foto e la videosorveglianza, denominato fototrappola: iniziamo col dire che la fototrappola è un congegno elettronico che permette di fotografare un animale oppure un individuo senza che il videomaker o il fotografo siano presenti sul posto. Tale dispositivo è composto da una scatola di piccole dimensioni, fornita di una fotocamera, di una videocamera e di un laser che sfrutta la tecnologia ad infrarossi. Quest’ultimo permette di rilevare il movimento: nel momento in cui una persona o un animale transitano davanti alla fototrappola, essa si aziona scattando una fotografia o facendo un video. Solitamente tale apparecchio viene usato dagli appassionati dell’ambiente naturale per fotografare gli animali nel loro habitat. Come specificato prima, uno dei principali vantaggi è il fatto di non dover essere necessariamente presenti sul luogo: in questa maniera, si eviterà anche di disturbare o spaventare inutilmente gli animali.

Questo speciale dispositivo si può utilizzare anche per il l’osservazione ed il controllo della fauna, ad esempio per contrastare il bracconaggio o per tutelare determinate specie a rischio estinzione. Questa tecnologia è stata successivamente usata anche nell’ambito degli impianti per la videosorveglianza, molto utile per captare l’eventuale presenza di ospiti indesiderati. Da un po’ di anni a questa parte, infatti, le fototrappole sono state utilizzare per diverse ragioni di sicurezza: parliamo ad esempio della sorveglianza di zone sensibili come strutture pubbliche, raccolte di rifiuti abusive, nonché per contrastare gli atti vandalici nei giardini, nei parchi protetti ecc. Diverse aziende le hanno insediate anche per impedire furti e manomissioni ai danni di macchinari ed apparecchiature di valore. Per quanto riguarda la scelta della fototrappola, tutto dipende dall’uso che se ne vuole fare: a seconda delle differenti funzioni, si trovano costi diversi, dai 100 euro fino ai 400 circa. Di seguito vi proponiamo una lista dei principali parametri tramite cui orientarsi in vista dell’acquisto.

Fotocamera: innanzitutto bisogna fare attenzione alla risoluzione misurata in Mega Pixel; solitamente, un modello di qualità è fornito di una fotocamera da 12 MP, ma ce ne sono anche di più economiche da 5 MP.

Videocamera: in tal caso è fondamentale la qualità delle immagini; un dispositivo base ha una risoluzione da 640 × 480, mentre le più potenti da 1440 × 1080. A seconda delle proprie necessità di sicurezza, la videocamera può essere dotata anche di visione nelle ore notturne.

Memoria interna: la capacità di immagazzinare i dati è indispensabile per la riuscita del monitoraggio; il minimo è di 2 GB, le fotocamere più innovative possono raggiungere i 12 GB. Generalmente questi apparecchi sono forniti anche di alloggiamenti per schede micro SD.

Autonomia: le fototrappole si possono alimentare sia tramite delle pile alcaline, sia con specifici pannelli solari; una fototrappola di qualità possiede un’autonomia di 12 mesi in media.

Sensibilità: ogni fototrappola si avvia nel momento in cui il soggetto o l’animale transita ad una determinata distanza da poter regolare a piacimento; il grado di sensibilità è assai variabile, ed è un aspetto che va valutato a seconda delle proprie specifiche esigenze.


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