Combinatore telefonico e Forze dell’Ordine

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Nell’era contemporanea sono tante le persone che si apprestano ad acquistare ed installare sistemi d’antifurto per mettere in sicurezza case, uffici, negozi, aziende, locali commerciali, garage, capannoni e così via. Nel momento in cui si verifica un tentativo di effrazione, l’avviso di chiamata dell’impianto di antifurto rappresenta un aiuto non da poco, in quanto permette al proprietario dell’immobile di intervenire con rapidità per evitare furti o danneggiamenti da parte di ladri e malviventi. Questo meccanismo è possibile grazie all’impiego del Combinatore telefonico, un dispositivo che viene proposto in commercio o integrato alla centrale d’allarme del sistema o esterno ad essa. Il Combinatore, per chiamare il proprietario in caso d’allarme, si può mettere in funzione con due modalità diverse: si può collegare alla classica linea telefonica PSTN oppure ad una scheda sim per smartphone (GSM).

Ad oggi i combinatori telefonici GSM rappresentano la scelta più sicura, poiché rispetto ai classici combinatori telefonici che sfruttano la tradizionale linea telefonica, questi modelli funzionano tramite ad una sim prepagata, evitando così eventuali tentativi di manomissione da parte dei malintenzionati. Spesso i dispositivi GSM sono già inclusi nella centrale, per cui non vi è la necessità di doverli acquistare a parte; inoltre alcuni combinatori GSM sono indipendenti, pertanto si possono collegare a qualsiasi centrale d’allarme. Per ciò che concerne il funzionamento del combinatore, quando i sensori installati in casa rilevano un’anomalia, la centrale riporta la segnalazione d’allarme alla sirena ed al combinatore, che a sua volta fa partire l’avviso di chiamata ai numeri memorizzati nella fase di configurazione dell’impianto. È importante salvare in archivio, oltre al proprio numero, anche quello di altre persone fidate, come un familiare o un amico, per permettere un intervento tempestivo anche quando si è lontani da casa.

Detto ciò, risulta ovvio che un impianto di antifurto, se dotato anche di Combinatore telefonico, dà al proprietario dell’immobile un’importante marcia in più rispetto a quelli che ne sono sprovvisti, non solo per i vantaggi appena descritti ma anche per la possibilità di collegare il proprio sistema di allarme direttamente alle Forze dell’Ordine, il tutto seguendo un iter ben preciso. Per ottenere l’autorizzazione all’intervento delle Forze dell’Ordine in caso di allarme, è indispensabile che la Polizia o i Carabinieri ricevano un’istanza ufficiale, ovvero una richiesta scritta con tutti i propri dati, quelli delle persone che custodiscono le chiavi dell’immobile ed ovviamente l’indirizzo in cui è installato l’impianto di antifurto. Oltre a queste informazioni, va allegato anche il documento che attesta la conformità dell’impianto consegnato dalla società che ha effettuato l’installazione, o in alternativa un altro foglio che certifichi i requisiti e le garanzie del sistema. A questo punto è importante sottolineare che non è possibile effettuare una doppia domanda, quindi sia al Comando dei Carabinieri che al Commissariato di Polizia, bensì si dovrà scegliere fra l’uno o l’altro organo di sicurezza a seconda della vicinanza dell’immobile alla sede del Comando o del Commissariato, così da consentire alla Polizia o ai Carabinieri di intervenire con rapidità nel caso in cui si verifichi una situazione d’allarme.


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