Proteggere porte e finestre con i contatti magnetici

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In ogni abitazione, i punti più sensibili e vulnerabili alle intrusioni di ladri e malintenzionati restano sempre le porte e le finestre che danno sull’esterno. Per questa ragione, è importante proteggerle al meglio. Ma come fare? Avendovi già parlato delle barriere perimetrali per finestre e dei sensori esterni, oggi vogliamo spostare la nostra attenzione sui contatti magnetici.

I contatti magnetici rappresentano il componente più economico di tutto l’impianto di allarme di casa e possono essere collegati alla centrale sia via filo che in maniera wireless. Esteticamente, somigliano a due piccole scatoline rettangolari o a piccoli cilindri. Vanno installati sul montante e battente della finestra o porta e, una volta in funzione, hanno la capacità di inviare un segnale di allarme quando vengono allontanati tra di loro. In altre parole, quando qualcuno cerca di aprire la finestra per entrare in casa.

Questo funzionamento così semplice giustifica il basso costo. All’interno dei contatti troviamo un interruttore REED che viene azionato da un campo magnetico. Questo dispositivo è costituito da un paio di contatti ferromagnetici che si trovano all’interno di un’ampolla di vetro. Quando un magnete oppure una bobina elettrica, presente sul secondo elemento, vengono avvicinati il circuito si apre o chiude, inviando un impulso di allarme.

Dato che i contatti dell’interruttore reed sono sigillati, è possibile utilizzarli anche all’aperto. Un’altra loro importante qualità risiede nella sua sensibilità, ovvero nella quantità di campo magnetico necessaria per azionarlo.

I contatti magnetici possono essere muniti anche dei rilevatori piezoelettrici di vibrazione, questo li rende ancheì sensori antiscasso per un eventuale sfondamento di porte e finestre. Pertanto, potrete installarli su battenti ma anche sulle tapparelle e sulle serrande oppure ad incasso all’interno di fori praticati sulla finestra (a sigaretta). Il prezzo, come già detto, è alla portata di tutti. Già una spesa di 10 euro è sufficiente, fino ad arrivare a 50-60 euro per i modelli più avanzati.

È possibile collegare i contatti magnetici in parallelo tra di loro, così che ognuno sia indipendente e connesso con la centralina, oppure possono essere collegati in serie. In questo caso, però, se un sensore ha un malfunzionamento, potrà causarlo a tutti i contatti connessi. Questo collegamento seriale, però, ha il vantaggio di occupare solo una “zona” della centralina.


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